Visti da lontano – Matrix

“Visti da lontano”, questo il titolo di una serie di post che vedranno come guest author dei non appassionati, persone che non leggono SF come genere principale e che possono appunto darci un approccio diverso a temi e storie che conosciamo. La seconda ad affrontare la sfida è Orlando, che si misura con un film notissimo come Matrix. 

The Matrix (1999)

Scritto e diretto da: Larry WachowskiAndy Wachowski

Immaginate di risvegliarvi seduti su una poltrona mentre qualcuno sta rovistando all’interno del vostro cranio, sede del vostro cervello, a sua volta sede della vostra mente … cranio, cervello, mente … una matrioska. La vostra mente, anzi La mente quella che, si dice, ci contraddistingua dagli altri animali e ci contraddistingua gli uni dagli altri; il nostro patrimonio di cui, spesso, non sappiamo quotarne le azioni. Ma può succedere che qualcuno vi scelga. O meglio, scelga la vostra mente e la vostra mente, assetata di curiosità, vi farà accettare perché, come sussurrerà Trinity all’orecchio di Neo: “E’ la domanda il nostro chiodo fisso.

Neo cerca di sapere cosa sia Matrix mentre Morpheus, detentore della verità di Matrix, cerca Neo, che lui crede sia l’Eletto; si troveranno perché così deve essere; non è l’uomo a decidere il proprio destino, come pensava Neo quando ancora viveva tra gli uomini, l’uomo è una simulazione, la realtà è una simulazione per nascondere la Verità.

E’ da tempo scoppiata la guerra tra uomini e macchine, hanno vinto quest’ultime, per questo in Matrix gli uomini non nascono ma vengono coltivati per creare energia che andrà ad alimentare le macchine in una continua guerra tra umanità e tecnologia.

Tutto è Matrix, dice Morpheus. Mi ha fatto pensare a tutto è Buddha; tutto è numeri; tutto è acqua. Ogni scuola filosofica o iniziatica ha visto “Uno” nel tutto. Dal mio punto di vista Matrix è numeri, è tutto scorre, è presente anche l’acqua, o meglio, i fluidi che come buoni conduttori ti portano alla luce della Verità indicata, tra i tanti, appunto anche dal Buddha. I componenti del mondo ci sono tutti, o quasi. Ma di quale mondo? Il pianeta Terra è una simulazione, ciò che chiamiamo reale è un’interpretazione dalla nostra mente. Uno specchio separa Neo dalla sua rinascita, uno specchio che diventa liquido, quindi oltrepassabile, un conduttore. E’ lo specchio di Alice nel Paese delle Meraviglie, racconto di cui si hanno riferimenti fin dall’inizio: Morpheus si presenta a Neo che sta dormendo davanti al computer, quindi metaforicamente lo risveglia a nuova vita, (Neo significa “nuovo”), dicendogli “Segui il coniglio bianco.” e, come Alice che segue il coniglio, si ritroverà nel Paese delle Meraviglie dove incontra Morpheus. Morpheus, il dio del sonno che ti porta in un viaggio che potrebbe essere onirico, se non fosse che può invece, essendo un dio, decidere di svegliarti per condurti attraverso il viaggio nella Verità.

Esiste però anche una nascita “fisica” in Matrix. Matrix, matrice è termine latino traducibile con madre, matrice, utero o in senso lato canale. Questa nascita visibile si ha quando Neo, inglobato dallo specchio, si ritrova immerso in un liquido vischioso, in un luogo dove sono coltivati esseri umani utili per alimentare, con la loro energia, le macchine che hanno vinto la guerra contro gli uomini; qui Neo viene catturato da tubi e canali fino a quando, attraverso un ultimo canale, verrà espulso/partorito e accolto a bordo dell’hovercraft volante Nabucodonosor di Morpheus che così ha, finalmente, il suo Neo-nato.

E’ un viaggio iniziatico verso la Verità dove, come ogni viaggio di crescita, c’è un maestro, Morpheus come Virgilio lo è per Dante. In questo viaggio di ricerca lo spazio non si sa bene quale sia e quanto sia vasto, può essere il mondo del programma software o il mondo della Terra che non c’è più, così Morpheus ci dice che: “Più importante del DOVE è il QUANDO”, poiché la ricerca implica, soprattutto, la categoria di tempo. Sulle stesse basi il maestro ripeterà a Neo: ” …una cosa è conoscere il sentiero, un’altra è imboccarlo ” e la guida Morpheus può accompagnare il suo allievo fino alla soglia, oltre la soglia il camminino di Neo, l’Eletto, continuerà da solo. Conosci te stesso, scritta in latino, Neo la leggerà sulla porta (la soglia?) dell’Oracolo che gli dice che lui non vuole ancora essere l’Eletto, sta aspettando ancora qualcosa dentro di sé. Di conoscere sé stesso e di conoscere l’amore che lo lega, ricambiato, a Trinity?

Come in ogni gruppo segreto, anche dentro Matrix c’è un traditore che venderà Morpheus al nemico, in cambio di ricchezza, di cibo che abbia un sapore riconducibile alla sua forma e di una villa; ma come, verrebbe da ribattere, hai Morpheus, la Verità, e la usi come merce di scambio con la ricchezza ed una vita normale?! C’è da stupirsi? Non in Matrix, in Matrix la Verità è stata nascosta agli uomini che non sono uomini ma simulazioni, la realtà è una simulazione, la terra non esiste (se non la inabissata città di Zion), quello che vediamo con i nostri occhi fisici (“i tuoi occhi non hanno mai visto ” dirà Morpheus, risvegliando Neo) è solo un’interpretazione perché ti sia nascosta la Verità. Il traditore, in fondo, non possiede ancora ciò che sta tradendo (la Verità) e ciò che lui chiede in cambio, non esiste nel reale.

E tu che mi stai leggendo, ma davvero “Credi sia aria quella che respiri ora?”.

Ringrazio i miei fantascientifici amici blogger di Ritorno al Futuro, che avendo delle menti che “spaziano”, hanno avuto il coraggio di ospitarmi. Un grazie particolare a Nick che, in quest’afa estiva, è riuscito a farmi rimettere in funzione il lettore DVD, comprare il DVD Matrix la mattina del 15 agosto e farmi riguardare, un film che, la prima volta che lo vidi (non tutto), guardando Keanu Reeves & Co. Nelle loro acrobazie, pensai: “Eh, già! I soliti computerizzati …ehm, scusatemi per allora”.

Orlando, nome ripreso dal protagonista dell’omonimo romanzo di Virginia Woolf, scrive sul blog  Kokoro, questo invece è il titolo di un romanzo giapponese dello scrittore Natsume Soseki. Ha pubblicato due libri di narrativa, è laureata in lingue e letterature straniere è giornalista pubblicista.

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