Le grandi coppie della fantascienza – Gerry e Sylvia Anderson

Riesumiamo la Rubrica sulle Grandi Coppie della Fantascienza, e per la prima volta non ci occupiamo di una coppia di scrittori bensì di Produttori Televisivi.

Probabilmente la Coppia  più influente e feconda del nostro genere televisivo.

GLI ANDERSON.

1947.

La guerra è appena finita. L’Europa è un cumulo di macerie e un intera generazione è scomparsa inghiottita dal conflitto.

Anche chi è rimasto, deve reinventarsi in una realtà praticamente nuova, dove cercare una illusione di ricostruzione.

Tra questi, un giovanissimo Gerald Alexander Anderson, un ragazzo di Bloomsbury ritiene di poter trovare la sua strada all’interno della RAF, la gloriosa aeronautica militare del Regno Unito.

La cosa non dura molto l’esperienza però lascia al giovane Gerry la passione per la tecnologia e per il modellismo.

In seguito il giovane comincia a lavorare per la televisione inglese. Gerry fa un pò di tutto : il regista,il produttore, lo sceneggiatore, Tutto per poter mantenere sè stesso, la neocostruita famiglia, e le sue società.
Società che nascono e che muoiono ma che gli forniscono sempre più le basi per poter creare una tecnica di animazione.
Già perchè Gerry, si fa un nome principalmente grazie ai programmi per bambini, ed in quel periodo quello che va di moda in Inghilterra sono i programmi con le marionette. Il produttore non fa altro che applicare a questa tradizione inglese, la sua passione per i modellini in scala e le sue conoscenze di elettromeccanica.

La tecnica che ne verrà fuori sarà chiamata supermarionation.

A metà degli anni cinquanta, Gerry ha praticamente costruito il nucleo duro del gruppo di collaboratori che lo seguiranno per quasi tutta la vita: la burattinaia Christine Granville, il musicista Barry Gray e il tecnico specialista in effetti speciali Derek Meddings
Ma è sopratutto un altro incontro a rivelarsi fondamentale per la vita dell’uomo.
Sylvia Thamm, per lei lascia moglie e figli, con lei comincia a lavorare alle sue nuove idee.

Sylvia Thamm Anderson si rivela una ottima produttrice, oltre che una talentuosa doppiatrice.
Il caso, o probabilmente il destino aiuta la coppia, uno degli uomini più potenti del mondo televisivo britannico Lew Grade, a capo dell’emittente ATV li prende sotto la sua ala protettrice.
Grazie anche a lui, i due realizzano diverse serie, tutte in supermarionation, tutte grandi successi televisivi: SUPERCAR (1961-62); FIREBALL XL5 (1962-63); STINGRAY (1964-65);THUNDERBIRDS (1965-66)e CAPITAN SCARLETT E i MYSTERONS (1967-1968).

Sarà in particolare THUNDERBIRDS ad affascinare i giovani inglesi e a legare a sè il nome degli Anderson.

THUNDERBIRDS è la storia dell’ex astronauta Jeff Tracy e dei suoi cinque figli, della loro associazione segreta: l’ International Rescue, il cui compito è quello di aiutare chiunque sia in difficoltà grazie anche all’aiuto di avanzatissime tecnologie.
Gerry Anderson non fa altro che recuperare una vecchia idea che gli era venuta alcuni anni prima,nel 1956 all’epoca del disastro di Marcinelle quando , apprendendo della morte di decine di minatori italiani si era chiesto cosa sarebbe successo se qualcuno avesse potuto impedire quella tragedia. Mentre il nome del gruppo lo aveva ricavato dalla base americana dove suo fratello aviatore aveva prestato servizio durante gli anni di guerra.
Inutile dire che i ragazzi inglesi, e non solo, loro s’innamorano del design degli aerei delle astronavi utilizzate dal gruppo, mentre le ragazzine s’immedesimano nel personaggio di Lady Penelope,l’agente londinese del gruppo, doppiato dalla stessa Sylvia Anderson, al punto che la produttrice sarà ricordata quasi esclusivamente per questo ruolo.

Il successo della serie, però sarà anche una sorta di maledizione, dal momento che per il resto della loro vita produttori e fan si aspetteranno dagli Anderson sempre e solo serie sulla falsariga di THUNDERBIRDS.

Eppure la coppia non desidera altro che cambiare genere, battere nuove strade, abbandonare l’animazione, tentare di produrre qualcosa con attori in carne ed ossa.
Già nel 1969 viene compiuto un primo tentativo con il film DOPPELGANGER, a cui partecipa con un piccolo ruolo anche Ed Bishop, un promettente attore che già in passato aveva lavorato con la coppia come doppiatore.
Il film è un insuccesso, la strada però è segnata.

L’anno successivo parte U.F.O,la serie sarà un successo in diversi paesi europei ma in patria avrà ascolti altalenanti.
E con la fine dello show, praticamente terminerà anche la carriera artistica di Ed Bishop.

Dalle ceneri di U.F.O nel 1973 nasce SPACE: 1999,che in un tentativo di internazionalizzazione viene cooprodotta dall’italiana RAI, il cast tra attori inglesi ed internazionali è di ottimo livello. Gli Anderson riversano poi nella serie tutte le loro conoscenze tecniche.
E per quanto possa sembrare strano, proprio questo determina il tallone d’achiile della produzione.

Gli attori lamentano una scarsa attenzione da parte dei coniugi inglesi verso l’aspetto narrativo a scapito di quello visivo.
In particolare Barry Morse, l’interprete personaggio del Dottor Victor Bergman, in diverse interviste ha rivelato di come i produttori, avessero una cura maniacale per i costumi creati dallo stilista Rudi Gernreich (l’inventore del Tanga! SIC) e, che invece spesso si dimenticassero totalmente dei dialoghi e dell’approfondimento psicologico dei personaggi.
Ma è specialmente il clima tra marito e moglie a non essere più quello di una volta, i dissidi tra Gerry e Sylvia sul set sono all’ordine del giorno; sarà proprio lui, durante la cena di fine produzione ad annunciare la sua intenzione di volersi separare.
La sera stessa Sylvia dichiara la fine della società.

Seguono anni difficili, sia a livello personale che lavorativo.
E sarà Gerry quello che pagherà il prezzo maggiore.

A subentrare alla (ormai) ex- moglie nella produzione di SPACE: 1999 è il produttore statunitense Fred Freiberger lo stesso uomo che anni prima aveva affondato la terza stagione di STAR TREK, la scelta, inutile dirlo si rivela controproducente. dopo una seconda stagione a dir poco controversa, il telefilm viene cancellato.
Sfuma anche un progetto, a cui Gerry Anderson crede molto: la sceneggiatura per un film di 007, il film non andrà mai in porto.

Anche a livello personale, le cose non sono certo migliori, la non facile separazione, tra i due si riverbera anche nei rapporti tra Gerry e suo figlio.
Per più di venti anni, il ragazzo si rifiuterà di vedere suo padre.

Piano piano le cose migliorano: sia l’uomo che la donna si ricostruiscono una propria vita, Gerry in particolare si risposa e riavvia una sua attività di produzione.
Certo, i nuovi serial non avranno più l’impatto dei precedenti, in certo senso è come se entrambi fossero sopravvissuti a sé stessi.
Di questi nuovi show, l’unico ad essere arrivato anche in Italia è LAVENDER CASTLE ( 1999-2000) con cui Gerry Anderson riprende a produrre serie con marionette, mentre altrettanto interessante risulta SPACE PRECINCT (1994-1995) un misto tra attori in carne ed ossa e pupazzi animati.
Quello che cambia, in positivo è la nascita di tutta una serie di gruppi e Club di appassionati, un pò in tutto il mondo, che si occupano a rilanciare e a diffondere l’opera dei produttori britannici.
Particolare menzione merita il Club inglese Fanderson, che tra le altre cose,nel 1999 realizza Message from Moonbase Alpha un corto di pochi minuti in cui Ziena Merton, riprende il ruolo di Sandra Benes.
Message proiettato nel corso della Convention losangelina Breakaway, può essere considerato a tutti gli effetti l’episodio finale di SPACE :1999 e regala una conclusione logica alla serie.

Rimangono anche i progetti, rimangono anche i nuovi serial come la ripresa di CAPITAN SCARLETT.
Rimangono purtroppo, anche gli episodi spiacevoli.
Penso al film live action dedicato ai THUNDERBIRDS in cui Gerry, non viene nemmeno coinvolto mentre a Sylvia viene affidato un marginalissimo ruolo da consulente (nemmeno troppo ascoltata, a dire il vero).

Gerry & Sylvia Anderson hanno cambiato il modo di fare televisione, hanno avvicinato molti tra ragazzi e ragazze alla fantascienza, a loro modo sono stati dei pionieri.
La sensazione è, che gli unici a non aver realizzato completamente la portata della loro influenza siano stati proprio loro.
Ad ogni modo, quello che rimarrà sempre sono le opere, i telefilm, i sogni che hanno regalato a tanti.
E questo basta per definire la misura del talento della coppia.

Comments are closed.