Luca Masali, il volo di uno steampunker italiano

Massimo Citi ripercorre per noi parte della carriera di uno scrittore tanto interessante quanto, purtroppo, poco prolifico.

I Biplani di D’Annunzio di Luca Masali ha vinto il premio Urania 1995 ed è uscito nel 1996. Si tratta per certi versi di un romanzo classico di viaggi nel tempo, con la consueta cricca di perfidissimi che tentano di modificare il passato a proprio uso e consumo. Ma la cosa interessante (e deliziosamente ambigua) sono riflessi e conseguenze del cambiamento. I nazionalisti Russi del 2000  e passa, in combutta con i cetnici hanno infatti deciso di modificare il passato, facendo vincere la Prima Guerra Mondiale agli Imperi Centrali, impedendo così la disgregazione dell’Austria-Ungheria e la nascita della Jugoslavia. Il corollario ovvio di questo progetto, che non solo corona il sogno della Grande Serbia ma anche quello della Rinascita Slava e del Panslavismo degli estremisti di destra russi, è che né nazismo né olocausto hanno avuto spazio nella storia di questo secolo…  Non …