La religione nella fantascienza

Ospitiamo un intervento di Marco Lazzara su un tema piuttosto controverso, la presenza di aspetti religiosi nella fantascienza, con l’idea di aprire un confronto che riguardi questa materia. Fatevi sentire!

Scienza e Religione si trovano spesso in disaccordo. Come vengono trattati allora temi religiosi all’interno della letteratura fantascientifica? A volte la religione viene vista con sfiducia, forse per le sue accezioni più fondamentaliste; in altre essa mette in guardia chi gioca a fare Dio, come nel Frankenstein di Mary Shelley, il quale ricalca l’antico mito del golem, che in fondo è una sorta di robot primitivo. In questo articolo vedremo come la fantascienza abbia discusso, riflettuto e anche giocato sulle tematiche religiose.

La Religione nella Fantascienza
di Marco Lazzara

Cominciamo col racconto La Risposta di Fredric Brown, che mostra che il concetto di divinità è meno ovvio di quello che può sembrare.

[…] S’accostò alla leva dell’interruttore generale: la leva che avrebbe collegato, in un colpo solo, tutte le gigantesche calcolatrici elettroniche di tutti i pianeti abitati dell’universo – novantasei miliardi di pianeti – formando il supercircuito da cui sarebbe uscita la supercalcolatrice, un’unica macchina cibernetica racchiudente tutto il sapere di tutte le galassie. […]
«L’onore di porre la prima domanda spetta a te, Dwar Reyn.»
«Grazie» disse Dwar Reyn. «Sarà una domanda cui nessuna macchina cibernetica ha potuto, da sola, rispondere.»  Tornò a voltarsi verso la macchina. «C’è Dio?»
L’immensa voce rispose senza esitazione, senza il minimo crepitìo di valvole o condensatori. «Sì: adesso, Dio c’è.»
Il terrore sconvolse la faccia di Dwar Ev, che si slanciò verso il quadro di comando. Un fulmine sceso dal cielo senza nubi lo incenerì, e fuse la leva inchiodandola per sempre al suo posto.

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Antiche Religioni
Lovecraft è stato un indiscusso maestro dell’orrore. L’agghiacciante concept presente nelle sue opere è che le religioni e i culti del nostro pianeta non sono altro che la versione provinciale di miti cosmici più ampi, le cui divinità sono spaventosi esseri che vivono in inconcepibili dimensioni nell’oltrespazio. Lovecraft ha così ideato un pantheon di divinità terrificanti, in confronto ai quali l’Uomo è un essere insignificante e la Terra un luogo di nessuna importanza.

robert heinlein

Nuove Religioni
Nel romanzo Straniero in Terra Straniera, Robert Heinlein racconta di un ragazzo cresciuto dai marziani, dei quali ha appreso la cultura aliena e le loro straordinarie capacità. Giunto per la prima volta sulla Terra, molti restano spiazzati dalla sua diversità, e alcuni cercano di approfittarsi della sua ingenuità, compreso il capo di una discutibile setta religiosa. Influenzato da costui, il protagonista lancia una crociata fondando una propria religione nella quale il concetto base è che tutti sono Dio e perciò dovrebbero amarsi l’uno l’altro. La sua chiesa ottiene un certo seguito, ma alla fine viene ucciso da una folla inferocita a cui si consegna spontaneamente.
I temi trattati sono molti: la diversità, la sfida ai valori morali tradizionali, il sacrificio in funzione di un nobile ideale (che richiama la cristianità), la violenza insita nel fondamentalismo religioso.

Frank Herbert

Frank Herbert

Religioni nel Futuro
Nella saga di Dune, creata da Frank Herbert, al fine di eliminare le dispute religiose che per millenni hanno travagliato l’umanità, viene indetto un concilio tra le grandi religioni allo scopo di fonderle in un’unica onnicomprensiva. Il risultato è un misto tra il credo cristiano e quello islamico, con venature teosofiche orientali, il cui libro sacro è la Bibbia Cattolica Orangista.
A ciò si sovrappone l’ordine delle Bene Gesserit, le cui adepte possiedono straordinarie capacità mentali, e che vede al suo interno un’organizzazione segreta con il compito di disseminare nei vari pianeti della galassia miti e credenze su di loro; in questo modo, se una Bene Gesserit un giorno avesse bisogno di conquistarsi la fiducia di una popolazione, avrebbe potuto appellarsi a essi. Così è avvenuto anche coi Fremen, gli abitanti del pianeta Dune, a cui è stato instillato il mito della futura venuta di un salvatore, che li avrebbe liberati dalla schiavitù e li avrebbe condotti in paradiso.
È su questo sfondo che si muove la figura di Paul Atreides. Egli trova rifugio tra i Fremen, e ne diviene la guida, ma anche il loro atteso messia, col nome di Muad’dib. Dopo una grande battaglia, Paul diviene il nuovo imperatore della galassia, ma diviene anche vittima del proprio mito, dato che i Fremen iniziano una jihad per l’universo per diffondere il credo di Muad’dib.

Arthur+C+Clarke+Clarke+shirt

La Fine del Mondo
Quello della fine del mondo è un tema molto ricorrente nella fantascienza. Ecco alcuni esempi dove è presente anche la componente religiosa.

  • Nel racconto La Stella di Arthur C. Clarke, un gesuita accompagna i membri di una missione spaziale verso un lontano pianeta, anticamente abitato da una civiltà aliena. Questa è stata annientata dalla morte della vicina stella, la cui esplosione luminosa era stata visibile anche dalla Terra, per la precisione nell’anno 0. Con grande rammarico, il religioso si rende allora conto che doveva essersi trattato della Stella Cometa che aveva annunciato la nascita di Gesù.
  • Nel racconto L’Ultima Battaglia, Robert Sheckley racconta dell’Armageddon, lo scontro finale tra le forze del Bene e quelle del Male. Per sconfiggere le potenze infernali guidate da Satana, i generali dell’Umanità usano dei potenti robot, lasciando a essi soli il compito di combattere l’esercito delle tenebre, e alla fine l’umanità trionfa. A quel punto Dio accoglie in Paradiso i vincitori che hanno combattuto eroicamente nella battaglia, ovvero i robot.
  • Nel racconto I Nove Miliardi di Nomi di Dio, Arthur C. Clarke racconta di un gruppo di monaci tibetani con uno strano compito: stilare una lista con tutti i nomi di Dio. Secondo loro, quando avrebbero terminato, l’umanità avrebbe assolto il proprio compito e il mondo sarebbe finito, e per velocizzare il lavoro acquistano un elaboratore elettronico. Due tecnici glielo installano, lo avviano e tornando a casa notano che le stelle si stanno spegnendo una a una.

Potete trovare i primi due racconti ne Il Secondo Libro della Fantascienza, il terzo ne Le Meraviglie del Possibile, entrambi a cura di Carlo Fruttero (Einaudi)

Douglas Adams

Grandi Domande e Grandi Risposte

  • In Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams, dopo 7 milioni e mezzo di anni un supercomputer dà finalmente la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto: 42! Di fronte alla delusione di chi scopre questa risposta, il computer fa notare che nessuno ha mai posto la domanda di cui 42 è risposta. Allora viene progettato un altro computer ancora più grande per trovare questa domanda, e si scopre che esso non è altro che la Terra.
  • Nel racconto L’Ultima Domanda, Isaac Asimov racconta di un elaboratore elettronico a cui viene chiesto se sia possibile invertire il 2° principio della termodinamica, che porta inevitabilmente alla morte termica dell’universo. L’elaboratore non è in grado di rispondere per insufficienza di dati; allora gli viene ordinato di continuare a cercare la risposta. Col tempo diviene sempre più avanzato, e dopo miliardi di anni, si è evoluto talmente da essere al di fuori dello spazio-tempo. Alla fine trova la risposta, ma non c’è più nessuno a sentirla, perché l’universo è ormai finito. Allora decide di usare ciò che ha scoperto per invertire l’entropia e creare un nuovo universo a cui dare la risposta. Lo fa con le parole: “Sia la luce!” E luce fu…
  • Nel racconto L’Ultima Risposta di Isaac Asimov, il protagonista dopo la morte scopre chi sia davvero Dio: un essere cha ha creato l’universo solo per avere intelligenze a divertirlo per l’eternità con i loro ragionamenti, alla cui soluzione sarebbe potuto arrivare anche da solo, se ne avesse avuto voglia. Il protagonista non sta al gioco, ma non può nemmeno autoannientarsi per trovare la pace. Suo scopo diviene allora trovare un modo per annientare quest’essere che si ritiene eterno e che forse l’unica cosa che desidera davvero è porre fine alla propria esistenza.

Potete trovare i due racconti di Asimov in Sogni di Robot (Edizioni Net o Mondadori)

Concludo con un brevissimo racconto di Arthur C. Clarke:
E Dio disse: ELIMINA linee da Uno ad Aleph. CARICA. ESEGUI. E l’universo cessò di esistere. Poi ci rifletté per alcuni eoni, sospirò, e aggiunse: CANCELLA. Non è mai esistito.

Se siete ulteriormente interessati a questa tematica, potete leggere il mio racconto “Creazioni” nell’antologia I Mondi del Fantasy III della Limana Umanita, dove ho rivisitato in chiave fantascientifica il mito della creazione, oppure il racconto “Viaggio verso il Paradiso” presente in Incubi e Meraviglie, il mio primo libro edito presso GDS, di ormai prossima uscita.
Ringrazio voi per l’attenzione e questo blog per avermi ospitato.

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