Quante volte abbiamo letto o sognato di poter arrivare alle stelle? O ancora, quante volte abbiamo sperato che si realizzasse un balzo tecnologico che ci avvicinasse a questo obiettivo? Tra i tanti che stanno andando in questa direzione abbiamo il piacere di segnalarvi la “100 Year Starship“, ovvero una fondazione creata nel 2012 che ha come scopo l’esistenza del necessario per raggiungere le stelle entro il 2112.
Diretta dall’ex astronauta Mae Jemison (tra le altre cose, è la prima donna di colore ad aver volato nello spazio) questa fondazione propone un approccio a tutto campo sull’argomento, mirando ad una serie di passi avanti in campo tecnologico in grado di migliorare la vita sul nostro pianeta oltre che a consegnarci il modo di viaggiare in tempi ragionevoli verso le stelle. Non si tratta quindi di un istituto di ricerca o di uno dei tanti focus group dedicato a specifici argomenti, l’idea di base è quella di promuovere un approccio Open Source alle tecnologie e di favorirne l’evoluzione nelle direzioni indicate.
E’ da tenere presente che non si parla di progressi tecnologici in generale quanto di agire sulle idee più innovative, di spingere sui limiti delle teorie più azzardate. Si cerca il salto in avanti, non il prossimo piccolo passo di sviluppo di idee già ampiamente mature. E’ il cosidetto “bleeding edge”, lo spazio dove nascono concetti che spesso sono al di fuori di quello che normalmente viene considerato accettabile dal mondo industriale; è lo spazio dove possono maturare le risposte di cui abbiamo bisogno per risolvere le sfide di questo millennio.
La fondazione va anche nella direzione di fare da ponte tra le attività di ricerca, la promozione delle materie scientifiche nei percorsi di studio (quanto ne avremmo bisogno in Italia?), l’offerta di contesti in cui trattare questi argomenti (simposi, incontri pubblici) e la pubblicazione di materiale scientificamente attendibile per le scuole. E’ evidente come si vada nella direzione indicata anche dal presidente americano Obama di recente, quella di rimettere la formazione di questo tipo in cima alle priorità. Difficile immaginare un futuro in cui le nuove generazioni non siano totalmente coinvolte nelle necessità tecnologiche.
Per fare un esempio del tipo di eventi promosso dalla fondazione, ecco l’elenco delle aree tematiche di cui si parlerà nel prossimo Settembre a Houston (dal 18 a 21):
Propulsione e energia;
Dati, Comunicazioni e Information Technology;
Progettazione per gli spazi interstellari;
Spazi inesplorati e destinazioni;
Istruzione nel contesto interstellare;
Biologia nell’esplorazione spaziale;
Diventare una civiltà interstellare.
Per maggior informazioni vi rimandiamo al sito della fondazione, utile anche per i collegamenti con l’evento di settembre.
L’ha ribloggato su E.G.A. BLOG.