Maico Morellini – Angeli caduti

Maico Morellini

Angeli caduti

Collana Imperium

Copertina di Paola Zagato / Rofos Design

Sinossi.
Nel mondo del domani non nascono più bambini ma l’uomo non si arrende al suo destino. Il Progetto Eden crea gli Angeli, donne modellate geneticamente per essere in grado di concepire ma questo non basta: gli Angeli iniziano a cadere, cercando nella morte la fuga da una vita artificiale. Gabriel Erebo è un cacciatore di Angeli Caduti, assoldato dal capo di uno strano ordine monacale ma ben presto l’indagine lo porterà a scoprire verità che non è pronto ad affrontare. Fino a condurlo verso una scelta estrema.

Recensione.

Tra i futuri oscuri e distopici è difficile trovare delle forme di originalità, anche quando ci si impegna a fondo. Troppa narrativa sul tema fin dagli anni ’60, troppi autori di gran nome con cui il confronto risulterebbe impietoso. In questo frangente, per giunta nel breve spazio di un racconto di una trentina di pagine, Morellini trova una sua strada – una sorta di via di mezzo che gli permette di riprendere con leggerezza una serie di elementi molto conosciuti del sottogenere senza però ricadere nel già visto.

La strada è quella di utilizzare il simbolismo religioso, cristiano e non solo, per mettere in campo dei personaggi appena tratteggiati – quasi simbolici – che si occupano di mostrarci in chiaroscuro le storture di un mondo decadente e dal destino quanto mai incerto. La perdita della fertilità e di conseguenza il progressivo disfarsi della struttura della società viene presentato più come metafora che non come dramma reale, il che forse rappresenta il punto debole di questa narrazione, la mancanza di un livello di empatia più profondo. La trama scorre bene e nasconde bene alcune svolte significative, il che va a tutto merito dello scrittore emiliano; manca lo spazio necessario per dare respiro all’ambientazione – più da intuire che da apprezzare con le descrizioni – limite però imposto dalla lunghezza complessiva del lavoro.

Della lotta di Gabriel, del suo ruolo di protagonista in questo mondo sciagurato, rimane un’impressione vivida; il resto si fa sempre più grigio, aspettando una fine simile allo spegnersi dell’energia in fase entropica. E’ una vicenda dal retrogusto amaro, pienamente in linea con il filone distopico a cui si accennava in precedenza. L’uso dell’ingegneria genetica che si rivela molto più difficile del previsto, le implicazioni della vita di creature, gli Angeli, il cui solo scopo è quello di dare continuità a una specie diventata un vicolo cieco dell’evoluzione, il ciclo vita-morte che viene distorto e ripiegato su se stesso… tutto concorre a definire un quadro cupo, dove la luce possibile sembra essere solo quella rossa degli incendi.

Morellini ha buone capacità espressive, voglia di raccontare e immaginazione. Speriamo di rileggerlo presto in contesti meno angoscianti.

L’autore.

Maico Morellini (Reggio Emilia, 1977); grande fan del genere fantascientifico, attivo nel club Yavin 4. E’ arrivato all’attenzione del pubblico con il suo primo romanzo di fantascienza “Il Re Nero” che ha vinto il Premio Urania 2010. Collaboratore della rivista di cinema Nocturno, ha pubblicato su diverse antologie. Ha da poco completato il suo secondo romanzo di fantascienza e sta lavorando a una raccolta di racconti ambientata a Polis Aemilia.

 

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