The Colony (film)

Nel 2045 l’umanità ha tentato di mettere sotto controllo il clima per contrastare il global warning, il risultato è stato una catastrofe. Pochi anni dopo, il nostro pianeta è coperto di neve che continua a cadere, la civiltà è collassata e solo pochi gruppi di sopravvissuti portano avanti una lotta strenua per andare avanti.

Verrebbe da iniziare la recensione di un film come questo con “sì, un altro film post apocalittico” e concluderla con “no, non ne valeva la pena”; ma sarebbe troppo facile. Il film in sè ha qualche merito, non fosse altro che per i temi che tocca e per l’incredibile sequela di cose assurde che contiene. Per intenderci, siamo quasi dalle parti delle produzioni marcate Asylum e no, non è complimento. E dire che c’erano a disposizione due attori di buon livello, Laurence Fishburne e Bill Paxton, con un regista di non mediocre reputazione. Anche il tema di fondo, il post apocalittico, per quanto abusato a dismisura …

Il crowdfunding di Pashazade – un caso scuola?

Il recente crowdfunding organizzato da Zona42 per finanziare la traduzione e la pubblicazione di Pashazade, di John Courtenay Grimwood, ha recentemente raggiunto il successo.
O forse no. Ma, di fatto, non importa.
Negli ultimi anni il crowdfunding – anche chiamato Kickstarter, dal nome della più popolare fra le piattaforme che permettono il finanziamento dal basso – è diventato uno degli strumenti più popolari e di successo per la creazione di opere legate al genere. Antologie, ristampe di testi storici dimenticati, film e serie televisive, sono stati resi possibili dall’azione combinata dei fan, che con contributi monetari diversi hanno finanziato questi progetti.
Tradizionalmente, i kickstarter in Italia hanno una scarsa fortuna – il pubblico è profondamente diffidente, spesso chi organizza e presenta il progetto è meno che brillante nella comunicazione, e non riesce a convincere.
Sono molti, moltissimi i kickstarter che falliscono nel nostro paese.
D’altra parte, il crowdfunding si presenta come uno strumento sostanzialmente darwiniano – esiste una …

Intelligence (serie TV)

Il mondo delle produzioni televisive americane, i serial che trasmettono grandi network come la CBS, ha una sola regola: si produce solo quello che fa ascolti. Ad ogni stagione si fanno partire nuove serie e nuove stagioni di prodotti già collaudati, nell’ambiente c’è un livello di competitività elevatissimo. Tutto questo riduce sia lo spazio per sperimentare nuove idee, che non a caso si affacciano fuori dai network tradizionali, e costringe a programmare in un arco di 13 episodi un’intera storyline – con effetti a volte disastrosi.

“Intelligence” aveva tutto per farcela. Un protagonista molto conosciuto dal pubblico televisivo (Josh Holloway, noto per “Lost”), un discreto cast di supporto (tra cui spicca Marg Helgenberger, nota per CSI), solidi professionisti a dirigere gli episodi e a scrivere le sceneggiature. Sulla carta era tutto a posto. Se poi si vanno ad aggiungere una serie di fattori come l’estrema vicinanza all’attualità, i richiami solidi ai generi action e spy, l’aspetto fantascientifico e il mettere …

Ian McDonald – Desolation Road

Traduzione di Chiara Reali

Sinossi: Desolation Road non dovrebbe esistere: una fermata non prevista lungo i binari della Ferrovia Bethlehem Ares, nata per errore, cresciuta ostinata come i suoi abitanti. È una parentesi nella Storia, nell’attesa che si compia il suo destino. A Desolation Road non conta il passato e il presente è un’incognita polverosa: che si viaggi nel tempo all’inseguimento del futuro o si percorrano le sue strade a bordo di un risciò. A Desolation Road ci sono solo due regole: si bussa prima di entrare e non si disturba durante la siesta. Tra angeli meccanici e locomotive nucleari, matrimoni poliamorosi e spettacoli itineranti, gli abitanti di Desolation Road nascono, crescono, si innamorano, muoiono. Uccidono, a volte.

Come sempre arrivo con un ritardo clamoroso con queste recensioni. Il libro è uscito ormai da qualche mese e solo adesso riesco a trovare il tempo di parlarne. In questo caso però ci sono dei motivi, a parte la mia pigrizia cronica, …

Ascension (serie TV)

A partire dal prossimo mese di novembre dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) partire questa miniserie sul benemerito canale SyFy, usiamo una minima misura di prudenza data la facilità con cui sulle emittenti statunitensi si provvede a cancellare serie e produzioni in avanzato stato di lavorazione o di cui siano già stati consegnati episodi. Perchè Ascension è interessante? Che ne dite di una nave generazionale, diretta discendente del progetto Orion?

Questo progetto è una sequenza di sei episodi da sessanta minuti ciascuno, un formato abbastanza inconsueto che pare essere più pensato per l’after market che non per la prima messa in onda. Stando ad alcune dichiarazioni di Philip Levens, il suo creatore, l’idea di fondo è quella di ragionare su una serie di film più che sul tradizionale sistema degli episodi da 25-30 minuti delle serie standard, il che dovrebbe dare spazio al lavoro del cast e ad una trama più complessa di quanto solitamente vediamo passare in televisione. Ma cos’è …