I migliori libri del 2014

Seconda ed ultima parte del “best of” del 2014, dedicata questa volta ai libri – indifferentemente dal formato fisico o dalla presenza di una casa editrice. Anche in questo caso ringraziamo quanti hanno voluto segnalarci titoli tramite i social network o nei commenti postati sulla nostra blogzine. E’ stato un buon anno, specialmente nella seconda parte, con anche alcune nuove realtà editoriali a cui facciamo i nostri auguri per le stagioni a venire.

Anche in questo caso abbiamo optato per presentarvi i tre migliori lavori di questa categoria, andiamo ad incominciare!

Al terzo posto c’è l’unica presenza italiana, che è anche l’unica autoproduzione che trova spazio in questa classifica. Si tratta di Lucia Patrizi con il suo ottimo “My Little Mooray Eel“, che a dispetto del tutolo anglofono è scritto in italiano e ci ha rivelato un talento di tutto rispetto. Le vicende narrate e lo stile di scrittura sono tali da meritargli la definizione di miglior autoprodotto …

I migliori film del 2014

Come promesso lo scorso mese di Novembre, eccoci con il primo dei due post dedicati al “best of” di quest’anno che sta per concludersi. Per prima cosa, grazie per le vostre segnalazioni sui social media e nei commenti della nostra blogzine, si sono tradotte in voti e ci hanno regalato una fotografia delle produzioni di quest’anno che riserva qualche sorpresa.

Abbiamo deciso di presentarvi i tre migliori film del 2014, con qualche considerazione a latere.

Al terzo posto abbiamo “X-Men – Giorni di un futuro passato”, libera rilettura di un arco di storie pubblicato nel 1981 a firma del premiatissimo duo Claremont/Byrne. Dal punto di vista della narrazione a tema supereroistica è un vero masterpiece, condotto in porto con mano sicura da un Bryan Singer tornato finalmente a grandissimo livello. Il cast si è rivelato all’altezza della situazione, sostenendo i momenti più drammatici con una recitazione che non sempre troviamo nelle grandi produzioni americane (anche se in questo caso …

Combattere il riscaldamento globale?

Questo signore si chiama David Keith. E’ un fisico americano piuttosto noto, per essere precisi insegna fisica applicata ad Harvard. E’ anche uno dei più grandi sostenitori della possibilità, nonchè della necessità, di intervenire in maniera diretta sul problema del riscaldamento globale. Tramite opere di ingegneria che consentano di intervenire sul clima. Prospettive ambiziose? Rischi troppo grandi? Keith non si nasconde le difficoltà, nè sottovaluta le possibili implicazioni, ma pone una domanda: possiamo davvero non fare nulla?

La sua tesi è molto chiara, agire prima possibile. I report IPCC sono sempre più inequivocabili, dando previsioni sempre più sinistre per la salute del nostro pianeta – per intenderci, un quadro fosco destinato a realizzarsi nell’arco di pochi decenni. La volontà politica in questo senso è stata assente, quando non del tutto ostile, da parte dei paesi più rilevanti (USA, Cina, Russia, India, Giappone e Brasile) sul piano economico, con l’ovvia conseguenza di non far partire azioni veramente incisive per combattere …

La fantascienza italiana è morta?

Questo articolo nasce da una discussione sui social media nata durante l’ultimo fine settimana, a partire dalla domanda fatta da Dario Tonani e riportata nel titolo.

L’argomento non è nuovo e se ricordano varie iterazioni pubbliche nei decenni scorsi, spesso questa tesi viene sostenuta in maniera molto seria da persone ampiamente informate rispetto a come vanno le cose nel mondo editoriale e/o in grado di esprimere critiche ragionate sul versante narrativo-letterario. Quindi si potrebbe dire che ci risiamo, no? Oppure questa volta c’è qualche argomento in più per dare credito alla tesi della fine del nostro genere di riferimento?

Per chi fa il minimo sforzo di consultare i rapporti annuali dell’ISTAT e dell’AIE (Associazione Italiana Editori) sapere che il mercato editoriale è in grave crisi non è proprio una novità. Le stesse fonti permettono anche di constatare che l’atteso boom del settore ebook è ancora al di là da venire anche se nello specifico i dati sono in netta ascesa. …

Il crowdfunding di Pashazade – un caso scuola?

Il recente crowdfunding organizzato da Zona42 per finanziare la traduzione e la pubblicazione di Pashazade, di John Courtenay Grimwood, ha recentemente raggiunto il successo.
O forse no. Ma, di fatto, non importa.
Negli ultimi anni il crowdfunding – anche chiamato Kickstarter, dal nome della più popolare fra le piattaforme che permettono il finanziamento dal basso – è diventato uno degli strumenti più popolari e di successo per la creazione di opere legate al genere. Antologie, ristampe di testi storici dimenticati, film e serie televisive, sono stati resi possibili dall’azione combinata dei fan, che con contributi monetari diversi hanno finanziato questi progetti.
Tradizionalmente, i kickstarter in Italia hanno una scarsa fortuna – il pubblico è profondamente diffidente, spesso chi organizza e presenta il progetto è meno che brillante nella comunicazione, e non riesce a convincere.
Sono molti, moltissimi i kickstarter che falliscono nel nostro paese.
D’altra parte, il crowdfunding si presenta come uno strumento sostanzialmente darwiniano – esiste una …

Creare ossigeno su Marte

Lo scorso 31 luglio la NASA ha svelato come sarà equipaggiata la prossima generazione di rover marziani, forti delle esperienze fatte con Curiosity e dei test ancora in corso sulla superficie marziana. Le aspettative per la missione del 2020 sono altissime e negli scopi del nuovo programma pare esserci anche il riuscire a riportare sulla Terra dei campioni, cosa che apre uno scenario complessivo completamente diverso rispetto a quanto fatto finora. Come potete immaginare, il percorso per arrivare alla configurazione attuale è stato lungo. La necessità di dover limitare lo spazio in cui allocare gli strumenti ha reso obbligatorie scelte dolorose in termini scientifici. In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione su uno di questi apparati: il MOXIE.

Il nome è un acronimo, sta per Mars Oxygen In-Situ Resources Utilization Experiment. Lo scopo può essere descritto in questo modo: si tratta di un dispositivo in grado di raccogliere diossido di carbonio dall’atmosfera marziana per trasformarlo in ossigeno e …

Andromeda (serie TV)

Il nostro amico e collaboratore  Paolo Ungheri, aka il Narratore, ritorna trionfalmente sulle nostre pagine parlandoci di un progetto che avrebbe potuto essere grande.

Andromeda

Creato da Gene Roddenberry
Produttore esecutivo: Kevin Sorbo – Majel Roddenberry
Episodi: 110, 5 serie
Paese di produzione: Canada – Stati Uniti
Anno di produzione: 2000-2005
Interpreti principali: Kevin Sorbo, Lexa Doig, Lisa Ryder, Brent Stait, Keith Hamilton Cobb, Gordon Michael Woolvet, Steve Bacic, Laura Bertram, Brandy Ledford

Non potete immaginare quanto tempo mi ci è voluto per trovare le parole giuste per questa recensione.
Il problema è che da un lato abbiamo un’idea di Gene Roddenberry (e chi non lo conosce, peste lo colga), dall’altro un prodotto che è stato creato in seguito alla sua morte partendo solo da quella piccola idea di base.
Idea che, a quanto si sente dire in giro, non avrebbe dovuto essere niente di meno che un ipotetico futuro di Star Trek e dell’universo da lui creato.…

La religione nella fantascienza

Ospitiamo un intervento di Marco Lazzara su un tema piuttosto controverso, la presenza di aspetti religiosi nella fantascienza, con l’idea di aprire un confronto che riguardi questa materia. Fatevi sentire!

Scienza e Religione si trovano spesso in disaccordo. Come vengono trattati allora temi religiosi all’interno della letteratura fantascientifica? A volte la religione viene vista con sfiducia, forse per le sue accezioni più fondamentaliste; in altre essa mette in guardia chi gioca a fare Dio, come nel Frankenstein di Mary Shelley, il quale ricalca l’antico mito del golem, che in fondo è una sorta di robot primitivo. In questo articolo vedremo come la fantascienza abbia discusso, riflettuto e anche giocato sulle tematiche religiose.

La Religione nella Fantascienza
di Marco Lazzara

Cominciamo col racconto La Risposta di Fredric Brown, che mostra che il concetto di divinità è meno ovvio di quello che può sembrare.

[…] S’accostò alla leva dell’interruttore generale: la leva che avrebbe collegato, in un colpo solo, tutte le gigantesche

Perchè non mi piace Matrix

Bruno Bacelli ci ha gentilmente offerto questo suo articolo sulla trilogia “Matrix” che è stato minimamente modificato per questa occasione.

Vengo a parlare di questo film, a metà tra la fantascienza e il fantastico. Poniamo come presupposto che lo abbiate già visto e cominciamo dalla fine, per togliercela di torno: Matrix in realtà non è solo un film, è una trilogia. I due seguiti (che in effetti sono un film solo, tagliato brutalmente in due per via della lunghezza) portano solo un paio di novità in quella che si afferma principalmente come una storia d’azione basata fin troppo sugli effetti speciali: ovvero l’accentuarsi del lato “mistico,” per così dire, del personaggio di Neo, e il rilievo dato a personaggi che sono in effetti Intelligenze Artificiali che si interfacciano nella matrice. La prima cosa non mi ha convinto e mi è parsa ridicola, la seconda invece piacevole, non si vede tantissimo al cinema. Ma persa la sorpresa e la freschezza …

Alfred Bester – l’Autore Disintegrato

Il primo Premio Hugo mai assegnato ad un romanzo, nel 1953, andò ad un romanzo intitolato The Demolished Man (L’Uomo Disintegrato, in Italiano), originariamente uscito a puntate su Galaxy, e scritto da Alfred Bester.
Bester aveva alle spalle un esordio sui pulp negli anni ’30 (aveva vinto un concorso di Thrilling Wonder Stories) ed una lunga militanza nell’ambito dei fumetti – dove aveva scritto outline per Green Lantern, Batman e per Capitan Marvel – prima di passare alla TV.
Autore poco prolifico, Bester segnalava, con L’Uomo Disintegrato, non solo la propria presenza come figura centrale del genere, ma anche che qualcosa, nel genere, stava cambiando.

Romanzo breve, scritto con uno stile personalissimo, The Demolished Man segue un antieroe nel suo pianificare ed eseguire un complicato omicidio – impresa impossibile, in una società nella quale esiste la telepatia e detective telepatici possono analizzare pensieri e memorie di chiunque.
Il romanzo riesce a mantenere alta la tensione, costruisce un poliziesco di fantascienza …