David Brin – Existence

Disclaimer – farò tutto il possibile, nel testo che segue, per evitare di scivolare in modalità fanboy. Ma sarà maledettamente difficile.

Nel 1990, l’americano David Brin, dava alle stampe il romanzo Earth (Terra, in Italia), un tomo da 600 pagine che sembrava voler preannunciare un rinascimento nella fantascienza americana.
Brin era uno dei rappresentanti di quella generazione di autori che, contemporanei ed anagraficamente coetanei di Gibson e Sterling, non avevano scelto la strada del cyberpunk per esplorare il futuro.
Oltre allo stesso Brin, pensiamo a Kim Stanley Robinson, Gregory Benford, Greg Bear e Vernor Vinge.
Brin aveva rivitalizzato la space opera, con la popolare serie dell’Uplift, ma in Earth affrontava in modo diverso un diverso set di concetti.
Romanzo corale, che per struttura potrebbe ricordare Tutti a Zanzibar del compianto John Brunner, Earth ci mostra da diverse angolazioni ed uan pluralità di punti di vista, un futuro prossimo (il 2038) nel quale una varietà di problemi sembrano mettere in questione …