Perchè non mi piace Matrix

Bruno Bacelli ci ha gentilmente offerto questo suo articolo sulla trilogia “Matrix” che è stato minimamente modificato per questa occasione.

Vengo a parlare di questo film, a metà tra la fantascienza e il fantastico. Poniamo come presupposto che lo abbiate già visto e cominciamo dalla fine, per togliercela di torno: Matrix in realtà non è solo un film, è una trilogia. I due seguiti (che in effetti sono un film solo, tagliato brutalmente in due per via della lunghezza) portano solo un paio di novità in quella che si afferma principalmente come una storia d’azione basata fin troppo sugli effetti speciali: ovvero l’accentuarsi del lato “mistico,” per così dire, del personaggio di Neo, e il rilievo dato a personaggi che sono in effetti Intelligenze Artificiali che si interfacciano nella matrice. La prima cosa non mi ha convinto e mi è parsa ridicola, la seconda invece piacevole, non si vede tantissimo al cinema. Ma persa la sorpresa e la freschezza …

Iain (M.) Banks: la Cultura di un autore di fantascienza – prima parte

Ospitiamo con vero piacere un articolo di Massimo Citi che esamina nel dettaglio uno dei migliori autori europei.

Iain (M.) Banks è nato nel febbraio del 1954, in Scozia, a Dunfermline, nel Fife, una piccola città ma che è stata la capitale della Scozia. E vi è nato più o meno sette anni dopo Ian Anderson – se non sapete chi è potete informarvi wikipediando sulla tastiera del vostro pc le parole «Jethro Tull» – e questo è già quanto basta a rendermi la città particolarmente simpatica.

Il nome gaelico della città è Dùn Phàrlain e anche il fatto che la città possieda un nome in due diverse lingue è un elemento a suo modo consonante con il tema di questo breve lavoro. Iain Banks, infatti, è noto al mondo con due nomi, ai quali corrispondono due diverse tendenze narrative. Iain Banks, infatti, è autore di horror, fantastico, gotico e mainstream, mentre Iain M(enzies) Banks è autore di sf, …

Starhunter: Braid

Ospitiamo una recensione di questo platform di Andrea Viscusi, “Piscu” in Rete, che ci guida nei meandri di un gioco davvero non banale.

I’m sorry, but the Princess is in another castle.”

Questa frase è sicuramente nota a tutti quanto hanno mai giocato al classico Super Mario, e quindi a chiunque abbia mai avuto un rapporto anche fugace con i videogames. E questa stessa citazione viene utilizzata anche in Braid, che di Mario riprende la struttura fondamentale del platform, oltre a vari altri omaggi che chiariscono in modo evidente il debito di questo gioco del 2008 al suo precursore di trent’anni prima.

Ma procediamo con ordine, perché Braid è molto più di un Super Mario aggiornato. Innanzitutto, il giocoè stato interamente sviluppato da Jonathan Blow, programmatore indipendente che lavora nell’industria dei videogiochi da anni, ma ha voluto uscirne proprio per sviluppare un prodotto che seguisse solo le sue idee. Dopo alcuni anni di lavoro, il …

Visti da lontano – Naufragio su Tschai

“Visti da lontano”, questo il titolo di una serie di post che vedranno come guest author dei non appassionati, persone che non leggono SF come genere principale e che possono appunto darci un approccio diverso a temi e storie che conosciamo. Questa volta è il turno di Erica, che affronta “Naufragio su Tschai”, prima parte della serie dedicata da Jack Vance a questo pianeta.

Jack Vance

Naufragio su Tschai

(Orig.City of the Chasch – 1968)

Edizione Oscar Fantascienza
Novembre 1992
Traduzione Beata della Frattina
ISBN 88-04-36629-X

Come iniziare questa recensione? Chi legge qui probabilmente non ha idea di chi io sia. Il che vale per la quasi totalità della popolazione umana, ma adesso non stiamo a sottilizzare. Diciamo che quei pochi lettori che sono soliti – per una qualche imperscrutabile ragione – seguire il mio blog sanno che non sono solita leggere fantascienza. Anzi, ammetto che è un settore che evito proprio, quando vado in libreria. Non c’è …

Visti da lontano – La fine dell’eternità

“Visti da lontano”, questo il titolo di una serie di post che vedranno come guest author dei non appassionati, persone che non leggono SF come genere principale e che possono appunto darci un approccio diverso a temi e storie che conosciamo. Questa volta è il turno di Camilla P., che si cimenta con un classico del genere come La fine dell’eternità di Isaac Asimov. 

Isaac Asimov

La fine dell’eternità

(Orig. The end of Eternity – 1955)

Edizioni Editalia (in collaborazione con edizioni Piemme) – giugno 2000

traduzione di Serena Bellavita

Fino a qualche anno fa, la mia conoscenza della fantascienza si riduceva al concetto navi spaziali + alieni + esplosioni. Non ho mai avuto amici appassionati che potessero correggere questo cliché che avevo in testa e, all’epoca, leggevo libri troppo distanti da questo genere perché mi portassero a incontrare, anche solo per caso, qualcosa che mi facesse cambiare idea.

Poi ho scoperto il mondo di internet.

La blogosfera, i …

Visti da lontano – Matrix

“Visti da lontano”, questo il titolo di una serie di post che vedranno come guest author dei non appassionati, persone che non leggono SF come genere principale e che possono appunto darci un approccio diverso a temi e storie che conosciamo. La seconda ad affrontare la sfida è Orlando, che si misura con un film notissimo come Matrix. 

The Matrix (1999)

Scritto e diretto da: Larry WachowskiAndy Wachowski

Immaginate di risvegliarvi seduti su una poltrona mentre qualcuno sta rovistando all’interno del vostro cranio, sede del vostro cervello, a sua volta sede della vostra mente … cranio, cervello, mente … una matrioska. La vostra mente, anzi La mente quella che, si dice, ci contraddistingua dagli altri animali e ci contraddistingua gli uni dagli altri; il nostro patrimonio di cui, spesso, non sappiamo quotarne le azioni. Ma può succedere che qualcuno vi scelga. O meglio, scelga la vostra mente e la vostra mente, assetata di curiosità, vi farà accettare …

Visti da lontano – Fahrenheit 451

“Visti da lontano”, questo il titolo di una serie di post che vedranno come guest author dei non appassionati, persone che non leggono SF come genere principale e che possono appunto darci un approccio diverso a temi e storie che conosciamo. La prima a cimentarsi in questa sfida è Romina Tamerici, di cui troverete i riferimenti a fine post, posta di fronte a un classico come Fahrenheit 451. Benvenuta a bordo Romina!

Ray Bradbury

Fahrenheit 451

(titolo originale identico, 1953)

Traduzione di Giorgio Monicelli

Mondadori – Oscar Classici

pp. 195

ISBN 88-04-48771-2

“Fahrenheit 451” – tutto tranne che una recensione

Avete presente quando capitano cose strane, cose imprevedibili o del tutto inspiegabili? Ecco, la mia presenza qui rientra un po’ in questo ristretto numero di eventi che ogni tanto succedono. Non posso infatti definirmi una grande fan della fantascienza e in mezzo a tutti questi post con nomi famosi che per me sono solo nomi e tra persone così …