Intelligence (serie TV)

Il mondo delle produzioni televisive americane, i serial che trasmettono grandi network come la CBS, ha una sola regola: si produce solo quello che fa ascolti. Ad ogni stagione si fanno partire nuove serie e nuove stagioni di prodotti già collaudati, nell’ambiente c’è un livello di competitività elevatissimo. Tutto questo riduce sia lo spazio per sperimentare nuove idee, che non a caso si affacciano fuori dai network tradizionali, e costringe a programmare in un arco di 13 episodi un’intera storyline – con effetti a volte disastrosi.

“Intelligence” aveva tutto per farcela. Un protagonista molto conosciuto dal pubblico televisivo (Josh Holloway, noto per “Lost”), un discreto cast di supporto (tra cui spicca Marg Helgenberger, nota per CSI), solidi professionisti a dirigere gli episodi e a scrivere le sceneggiature. Sulla carta era tutto a posto. Se poi si vanno ad aggiungere una serie di fattori come l’estrema vicinanza all’attualità, i richiami solidi ai generi action e spy, l’aspetto fantascientifico e il mettere …