Fabio Centamore – Luna Park

Fin dove arrivano i poteri della mente e dell’autosuggestione? Esiste un confine fra realtà e creazione della nostra fantasia? E se la realtà stessa si trovasse oltre ogni immaginazione? Di più… cosa si nasconde fra le pieghe della banale quotidianità? I nostri stessi sensi forse non sono in grado di percepire ogni grado dell’universo. Forse perfino le risposte che potremmo trovare, o anche solo supporre, sono troppo inquietanti per essere indagate. Ma possono essere lette con piacere in questa piccola raccolta di racconti, dove l’umanità è colta nelle ansie, piccole o grandi, nelle paure e perfino in alcuni incubi individuali. Dalla collezione di questi poveri individui, alcuni disturbati, altri in sorprendente equilibrio mentale, emerge una specie di universo cangiante e malamente inquadrabile dai cardini della sola ragione. Emerge una sorta di bailamme di visioni, sogni, scoperte o banali incubi. Mi è piaciuto chiamarlo “Luna Park”.

Recensione.

Dodici racconti brevi, tutti giocati sul filo dell’incertezza e di una “terra di nessuno” …